Il paese è situato nel mezzo della Valnerina, dove la valle si allarga e lascia spazio alle ampie distese pianeggianti delle Canapine, poste lungo le rive del fiume Nera. Sant'Anatolia, situato sulla riva sinistra del Nera e con circa 600 abitanti, è un Castello medioevale sorto su un precedente insediamento, le cui tracce sono visibili in una necropoli dei Negarci dell'VIII secolo a.C. Numerosi i reperti rinvenuti, tra essi spicca uno scudo, una coppa per libagioni e una brocca per il vino riconducibili all’arte arcaica greca. Nei dintorni sono state ritrovate anche due epigrafi funerarie di epoca romana. Si racconta che il nome del luogo si deve ad Anatolia, giovane patrizia romana, martirizzata a causa della sua religione insieme al suo carceriere e carnefice Audace, da lei convertito al Cristianesimo prima di morire. Da non perdere una visita al Castello, che con le sue mura di cinta, torri e tre porte d'ingresso protegge il centro storico. La struttura urbanistica è rimasta inalterata. Ancora oggi sono visibili alcuni palazzetti gentilizi alternati a case più recenti. Merita di essere visitata anche la Chiesa Parrocchiale di Sant'Anatolia: al suo interno una decorazione pittorica del XV secolo, un Crocefisso ligneo e statue della Madonna e di san Francesco. Molto bella anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie: la sua facciata risale al 1575, l'edificio è abbellito da un portale e da un campanile a vela. Contiene affreschi di Piermatteo Gigli e una Madonna del Maestro di Eggi.