L'antica necropoli è immersa nel verde della Valnerina. Sorge su un colle lungo la valle del fiume Corno, al confine della provincia di Rieti. La sua storia è antichissima. Basti pensare che Monteleone di Spoleto ha un'area archeologica di epoca Protovillanoviana. Nel 1902, in località Colle del Capitano, fu ritrovata all'interno di una tomba a tumulo un'antica biga etrusca, risalente alla metà del VI secolo. Oggi è possibile ammirare l’originale al Metropolitan Museum di New York. La biga, in legno di noce, è interamente ricoperta di lamiere in bronzo dorato e decorata con figurazioni a sbalzo che raffigurano alcuni episodi della vita di Achille. Monteleone, però, ospita una copia esatta della Biga che ad oggi è meta di numerosi turisti. La cittadina, costruita sulle rovine del Castello di Brufa, fu ceduta a Spoleto alla fine del 1100. Dopo lunghe e sanguinolente battaglie Monteleone ottennero l’indipendenza nel 1535. La fine degli scontri con Spoleto segnò l'inizio di un'epoca di rinascita, nel corso della quale furono riedificate le chiese, i casali e le difese della città. Ma il periodo d'oro fu interrotto dal violento terremoto del 1703 che costrinse la popolazione all’abbandono delle sue terre. Le successive invasioni francesi e le rivoluzioni del 1800 danneggiarono irrimediabilmente l'equilibrio della città, che da quel momento a fatica riuscì ad inserirsi nelle vicende della vita politica ed economica dell'Italia. Se vi trovate a passare per Monteleone non dimenticate di visitare il Complesso di San Francesco. La chiesa ed il Convento del XIV secolo costituiscono il nucleo architettonico ed artistico più importante del paese. Meraviglioso il portale gotico della facciata, con i due leoni in pietra, un dipinto del XVI secolo, un chiostro ad archi ogivali con affreschi del '400 di Jacopo da Leonessa. Molto bella la Torre dell'Orologio, unico elemento superstite dell’antico Castello.